Un Anno Fa… Vuelta a España 2021, numero di Damiano Caruso! Primoz Roglic resiste a Enric Mas e consolida il primato
Damiano Caruso conquista la nona tappa della Vuelta a España 2021. Partito nella fuga del mattino, il siciliano resta da solo a oltre 70 chilometri dal traguardo involandosi fino a conquistare in solitaria l’Alto de Venefique, resistendo al ritorno dei big. Tra questi i migliori sono Enric Mas e Primoz Roglic, con lo spagnolo che corre all’attacco e stacca tutti tranne lo sloveno, che poi lo supera in vista del traguardo, rafforzando così la sua maglia rossa. I due guadagnano terreno su tutti i rivali, concludendo a 1’05” dal vincitore di giornata, mentre i primi rivali arrivano a 1’44”. Cede terreno Egan Bernal, che arriva a 2’10” insieme a Giulio Ciccone, ma i grandi sconfitti al termine della prima settimana di corsa sono Fabio Aru, Aleksandr Vlasov e Mikel Landa, con i primi due arrivati al traguardo dopo 3’48” mentre il basco taglia il traguardo dopo 5’04”
Molti i corridori desiderosi di andare all’attacco sin dalle fasi iniziali di gara, tuttavia l’alta andatura in gruppo impedisce per molti chilometri la formazione di una fuga. Antonio Jesus Soto (Euskaltel-Euskadi), Florian Vermeersch (Lotto Soudal) e Nicholas Schultz (Team BikeExchange) sono gli unici a riuscire a rimanere in testa alla corsa per più di qualche chilometro, raggiungendo un vantaggio di 30″, ma anche la loro azione viene infine annullata. Dopo 25 chilometri percorsi, il gruppo torna dunque compatto, e, nonostante i continui attacchi, tale rimane fino al primo GPM di giornata, l’Alto de Cuatro Vientos, affrontato una settantina di chilometri dopo il via.
Qui prova ad avvantaggiarsi Wout Poels (Bahrain Victorious), che riesce anche a scollinare per primo, ma il neerlandese viene in seguito raggiunto da sei contrattaccanti e, infine, dalla prima parte del gruppo, spezzatosi lungo l’ascesa. Subito, però, ripartono Olivier le Gac e Rudy Molard (Groupama-FDJ), che assieme a Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e, successivamente, a Robert Stannard (Team BikeExchange), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), Romain Bardet e Martin Tusveld (Team DSM), Rafal Majka (UAE Team Emirates), Lilian Calmejane (Ag2r Citroen), Angel Madrazo (Burgos-BH) e Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros RGA) riescono finalmente a prendere un po’ di vantaggio sul plotone, che decide di rallentare.
Mentre i fuggitivi si avvicinano allo sprint intermedio di Tijola, il ritardo del gruppo aumenta fino a superare i due minuti. Il rallentamento del plotone permette alla seconda parte del gruppo di rientrare, con il distacco che arriva a toccare i 3’36” sulle prime rampe dell’Alto Collado Venta Luisa. Circa a metà della salita, però, è la Ineos Grenadiers a portarsi in testa al plotone per aumentare l’andatura, e il margine degli undici uomini di testa scende in breve prima a 2’40”, e poi addirittura a 1’10”. A quel punto, Caruso decide mettersi in proprio e di staccare i compagni d’avventura, i quali vengono quasi tutti ripresi dal gruppo (ormai ridotto a poco più di 30 unità) lungo l’ascesa. Gli unici a resistere sono Tusveld, Bardet, Majka e Amezqueta, che tuttavia scollinano il GPM con un ritardo di 1’30” dal siciliano, mentre il plotone, dove nel frattempo la Ineos Grenadiers aveva comunque rallentato un po’ l’andatura, transita con un distacco di 2′.
Lungo la discesa, Caruso aumenta il vantaggio sia sui quattro inseguitori che sul gruppo Maglia Rossa, dove la Jumbo-Visma prende il comando delle operazioni e rallenta nuovamente l’andatura. Decide allora di attaccare Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen), con il francese che velocemente si riporta su Tusveld, staccatosi dal quartetto inseguitore. All’inizio del terzo GPM di giornata, l’Alto de Castro de Filabres, il siciliano della Bahrain Victorious ha ormai un vantaggio di 2′ su Bardet, Majka e Amezqueta, 2’30” su Bouchard e Tusveld e 3’40” sul gruppo. Lungo la salita, Bouchard stacca il corridore del Team DSM e si riporta sui tre all’inseguimento di Caruso, che scollina con quasi due minuti e mezzo di vantaggio, mentre il plotone si trova addirittura a 4’20”.
In discesa, verso l’ultimo atteso GPM di giornata, il margine di Caruso aumenta ulteriormente, permettendo al siciliano di approcciare la salita finale con un vantaggio di 3’30” sugli ex compagni di avventura e di oltre cinque minuti su un gruppo dove sono nuovamente gli Ineos Grenadiers a prendere in mano la situazione quando si torna a salire. Composto da Primož Roglič (TJV), Felix Großschartner (BOH), Enric Mas (MOV), Miguel Ángel López (MOV), Egan Bernal (IGD), Jack Haig (TBV), Sepp Kuss (TJV), Aleksandr Vlasov (APT), Adam Yates (IGD), Mikel Landa (TBV), Fabio Aru (TQA), David De La Cruz (UAD), Louis Meintjes (IWG), Richard Carapaz (IGD), Gino Mäder (TBV), Juan Pedro López (TFS), Odd Christian Eiking (IWG), Guillaume Martin (COF), Rémy Rochas (COF), Steven Kruijswijk (TJV), Carlos Verona (MOV), Gianluca Brambilla (TFS), Sam Oomen (TJV), Kenny Elissonde (TFS), Pavel Sivakov (IGD), Ion Izaguirre (APT), Mark Padun (TBV), Dylan van Baarle (IGD), Wouter Poels (TBV), Mikel Nieve (BEX), Nicholas Schultz (BEX) e Koen Bouwman (TJV), il gruppo si assottiglia velocemente al ritmo della formazione britannica, in cui è soprattutto la maglia a pois a fare l’andatura.
Tra le prime vittime c’è Mikel Landa, atteso da Poels e Padun, mentre non tarda ad arrivare l’attacco di Adam Yates. Il britannico si muove con Miguel Angel Lopez e Sepp Kuss alla sua ruota. Dietro di loro è inizialmente Steven Kruijswijk a fare l’andatura, ma quando parte Primoz Roglic il gruppo esplode definitivamente, con Egan Bernal e Richard Carapaz che fanno fatica, stringendo i denti, mentre saltano Fabio Aru e Aleksandr Vlasov. Nel mezzo tutti gli altri, con la coppia Movistar che prova ad animare la corsa assieme ad un pimpante Yates, permettendo così a Roglic di restare a ruota malgrado sia sotto attacco.
I big riescono così ad andare a riprendere i vari inseguitori, ma non Damiano Caruso, il cui vantaggio è incolmabile e il siciliano può godersi un ultimo chilometro trionfale. Alle sue spalle Yates prova nuovamente un attacco, ma quando viene ripreso dai soli Mas e Roglic cede a sua volta, venendo raggiunto da Jack Haig e Lopez, con Bernal che fa l’elastico fino a crollare in vista dell’ultimo chilometro, quando Haig accelera. Il colombiano viene così ripreso da Giulio Ciccone e Gino Mader, che trovano l’intesa per limitare i danni dalla coppia Mas-Roglic, in cui è lo spagnolo a fare quasi tutto il lavoro.
Risultato Tappa 9 Vuelta a España 2021
Classifica Tappa 9 Vuelta a España 2021
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